Mi chiamo Ferdinando Meli e sono un appassionato fotografo subacqueo dal 2004.
Il mio avvicinamento al mondo della fotosub è stato la naturale evoluzione da un passato di pesca, sia a lenza che subacquea, al "catturare immagini" dei fondali e della vita sottomarina.
Questa "maturazione" mi ha portato effettivamente a constatare che provo mille volte più soddisfazione a scattare foto ai pesci piuttosto che sparargli con il fucile subacqueo (e non è solo una frase di circostanza). Oggi, a distanza anche di anni, ricordo ancora il luogo ed i particolari delle mie foto ma di tutte le prede che ho catturato ne ricordo veramente poche (a parte i carnieri veramente abbondanti o le grigliate in compagnia).
La fotografia è qualcosa di speciale, un istante rubato e "congelato" in un negativo o un file che mostra quello che nel quotidiano scorrere della vita passa probabilmente inosservato: un sorriso particolare, un'espressione che riflette uno stato d'animo, una postura caratteristica del soggetto... insomma aspetti affascinanti della realtà che troppo spesso scorre via rapidamente senza lasciare traccia in noi.
E poi la fatica ad inseguire sott'acqua il soggetto, che molto spesso fugge via quasi a mettere alla prova la nostra pazienza, io non ricordo di averla mai provata in apnea pescando. Quando l'inseguimento si faceva troppo lungo mandavo in malora il pesce e tornavo in superficie... tanto prima o poi lo avrei rincontrato (o lui o un suo simile) ma una fotografia è sempre diversa dall'altra anche se sempre dello stesso soggetto. Ogni scatto è unico ed irripetibile...
Ho iniziato nel 2004 con una compattona digitale (Canon Powershot S1 IS da 3.2 Mpx) scafandrata in policarbonato. Nel 2005 ho acquistato una Nikonos V (seguita poi da altre due) con il 15 mm Sea&Sea,, il 20 mm Nikonos, il set tubi macro, l'aggiuntivo esterno 16 mm Sea&Sea e la lente close-up. Poi sono passato ad uno scafandro Nimar 3 con una Nikon F65 a pellicola e poi con una Nikon D40. Ora ho una Seacam con una D50 o una D200. I flash che uso sono Sea&Sea 120 e Ikelite 100 Ai che, ovviamente, con la pellicola funzionavano in TTL, mentre in digitale funzionano in manuale (che non è una cosa così tragica come potrebbe sembrare).